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Curriculum in
Studi bilaterali italo-ungheresi

Storia, cronologia e caratteristiche della formazione italo-ungherese a Firenze. L'internazionalizzazione del percorso

Il percorso fiorentino di Studi italo-ungheresi è stato attivato nel 2004 come curriculum autonomo del Corso di Laurea in Studi Interculturali, classe 11, legge 509, e del  Corso di laurea specialistica in Studi letterari e culturali internazionali, classe 42S, legge 509, mentre i percorsi in Studi di Italianistica, in Studi di letteratura e cultura ungherese e nei relativi Studi linguistici della Eötvös Loránd Tudományegyetem di Budapest hanno avviato, nel 2007, le procedure per la realizzazione di un titolo unico congiunto tra le due Università. I rettori delle due Università, il Prof. Augusto Marinelli per Firenze e, per Budapest, il Prof. Ferenc Hudecz, con firma apposta nel luglio 2008, hanno dato vita ad una prima convenzione di titolo congiunto, Bilateral Joint Degree, tra l'Ateneo Fiorentino e la Eötvös Loránd Tudományegyetem di Budapest. Nell'anno accademico 2008-2009 è attivo il percorso triennale (BA) del titolo congiunto, mentre dal 2009-2010 verrà attivato anche il curriculum bilaterale a livello magistrale (MA). 

A partire dal 2013, in seguito alla Nota MIUR sui corsi di studio internazionali (MIUR, 16 febbraio 2011) e alla nuova legge ungherese sull'Università (Act CCIV of 2011 On Hungarian National Higher Education - Hungarian National Assembly, 23 December 2011), la Convenzione offre agli studenti interessati la possibilità di ottenere, oltre al diploma nazionale, anche il titolo di studio dell'università partner. Si sostituisce quindi il Joint Degree con il rilascio di due diplomi, possibile se lo studente interessato rispetta determinate condizioni (tra cui: colloquio di ammissione tramite videostreaming Firenze-Budapest per tutti gli interessati; ammissione anche tramite felvi.hu per gli interessati di nazionalità ungherese; acquisizione di almeno 60 crediti nell'ateneo partner; iscrizione in entrambi gli atenei nell'anno della laurea). 

Il percorso internazionale propone di seguire una ideale linea di collegamento tra Italia (intesa come veicolo della cultura mediterranea e erede diretta della cultura classica e della modernità del Rinascimento e del Risorgimento) e Ungheria (da mille anni in intensa e diretta relazione con la cultura italiana), adottando un approccio geoculturale transregionale. L'obiettivo principale è di raggiungere autonomia ("competente" e "responsabile") nella comunicazione interlinguistica e nell'interpretazione di problematiche culturali e interculturali territoriali. Tale obiettivo implica sistematici collegamenti tra studi linguistici, linguistico-letterari e storico-culturali. 

Il ‘radicamento nel territorio' qui, dunque, significa l'esercizio costante del reciproco rispecchiamento delle tradizioni culturali italiane e ungheresi, e areali. Lo studio si evolve quindi comprendendo (linguisticamente e culturalmente) le due realtà e le loro relazioni territoriali, ripercorrendo scenari, azioni e eventi passati e presenti, ricostruendo realtà e progettando ipotesi e prototipi di collaborazoni.

Nel percorso internazionale si dà priorità alla preparazione per il mondo del lavoro culturale
Nel biennio il percorso si estende ai territori della ricerca scientifica, a Firenze con una particolare attenzione alle applicazioni e sperimentazioni concernenti il mondo dei media (tra cui l'editoria online open access multilingue e multimediale, la traduzione e interpretazione letteraria e saggistica) e il mondo della scuola e della formazione permanente. Agli studenti, tenendo particolarmente conto delle esigenze degli studenti lavoratori, verranno garantiti strumenti e metodi di studio utilizzabili a distanza.

Il "Curriculum Bilaterale: Studi Italo-Ungheresi", con una sempre più ampia collaborazione con gli studiosi dell'Università ELTE di Budapest, adotta una prospettiva europea che tiene conto della progressiva ‘mondializzazione' della cultura, propone una scelta ponderata e coerente sia per quel che riguarda l'acquisizione di conoscenze e competenze linguistiche, sia per quel che concerne la scelta nell'ambito dei tirocini e laboratori professionalizzanti. Si propone quindi - in ambedue i cicli degli Studi Italo-Ungheresi - un intenso impegno nell'acquisizione delle conoscenze e competenze linguistiche, storico-geografiche, storico-letterarie e storico-artistiche connesse con il territorio ‘transregionale' che collega Italia e Ungheria con aree culturali in cui le comunità linguistico-culturali italiane e/o ungheresi convivono con una o più maggioranze nazionali (Austria, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Serbia, Romania, Ucraina).

Il "Curriculum Bilaterale: Studi Italo-Ungheresi" dedica uno spazio importante alle relazioni interlinguistiche e interculturali: 
- tra Italia, Ungheria e la regione balto-finnica: si propone infatti di studiare la lingua finlandese e/o estone con l'obiettivo di acquisirne (almeno) conoscenze passive; il piano di studio integrato prevede l'avviamento agli studi ugrofinnici comparati, sia sul piano storico, sia su quello della contemporaneità;
- tra Italia, Ungheria e la regione carpatico-danubiana: in questo ambito si propone lo studio del tedesco e/o del russo (quest'ultimo anche in combinazione/comparazione con una delle lingue e letterature slave della regione impartite nell'ateneo fiorentino (ceco, polacco, serbo-croato) e eventualmente un periodo di Erasmus Traineeship nei luoghi storicamente e culturalmente di riferimento per i ricchi e intensi rapporti transregionali italo-ungheresi e carpatico-danubiani.
Allo stesso tempo, Studi italo-ungheresi indirizza verso gli studi delle dinamiche del mondo della produzione e delle relazioni culturali tra l'Europa ‘del centro' (Italia e i paesi dell'Europa ‘occidentale') e l'Europa ‘delle periferie' (dalla Finlandia ai paesi dell'Europa ‘centro-orientale'). Si propone il raggiungimento di buone competenze almeno in una delle lingue europee ‘veicolari' (inglese, tedesco, francese, spagnolo).

Il "Curriculum Bilaterale: Studi Italo-Ungheresi" presta molta attenzione ai nessi tra studi teorici e apprendimento pratico. Si prevede quindi che gli studenti, sia nel triennio che nel biennio, si sperimentino in applicazioni concrete e procedano - oltre che tramite la frequentazione dei corsi d'impostazione tradizionale - adoperandosi in attività di laboratorio e partecipando a lavori di gruppo. Nell'ambito della sperimentazione e innovazione didattica, dall'anno accademico 2006-2007 sono attivi gruppi di studio e moduli internazionali online: 

• il Gruppo 1956, con il coinvolgimento di tre licei ungheresi con Sezione italiana e maturità bilaterale, è organizzato come modulo Internazionale Sperimentale sulla piattaforma e-Learning di Ateneo; il GR56 è dedicato alla traduzione e all'edizione online multimediale e plurilingua dei diari di tre giovani partecipanti alla Rivoluzione ungherese del 1956, e all'analisi delle potenzialità culturali insite nella ‘memoria storica condivisa'; 
• il Gruppo Bilinguismo è impegnato nell'esame delle specificità dell'educazione, praticata in un contesto multiculturale che è caratterizzato o dalla presenza di lingue ‘poco frequentate', tra cui l'ungherese, il finlandese e l'estone, oppure dalla condizione di ‘minoranza etnica' e dal connesso duplice radicamento culturale; nell'anno accademico 2007-2008 uno specifico programma di lavoro è stato realizzato in connessione con tre realtà scolastiche dove, nel secondo semestre, hanno operato studenti e neolaureati del Settore come Assistenti Comenius e come Tirocinanti; 
• il Gruppo Patrimonio è un gruppo di studio in parte ‘dislocato' in Ungheria e in Finlandia dove, come Borsisti intergovernativi, studenti e neolaureati del Settore si dedicano alla raccolta, catalogazione, redazione ed edizione online di documenti d'interesse italo-ungherese, finlandese, estone; 
• il Gruppo Progetti-Ue coinvolge laureandi e neolaureati del Settore nell'elaborazione di un progetto europeo trasversale di Rete Comenius e connessa e-Editoria italo-ungherese/finlandese/estone, con collegato versante franco-tedesco, ungherese-slovacco-austriaco e italo-sloveno-ungherese, e con connesse collaborazioni interuniversitarie.
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